Sorveglianza e punizione: “Legge sul controllo delle chat” o “No alla sorveglianza di massa!”

Bits e Bytes: Fonte. Pixabay

Bruxelles, Belgio (Weltexpress). Un comunicato stampa del dottor Nicolaus Fest (AfD) sottolinea che Ylva Johansson (SAP), in qualità di commissario europeo, sta “promuovendo una legge sul controllo delle chat”. Questa “obbligherebbe i fornitori di servizi di messaggeria e di social media a cercare nelle comunicazioni elettroniche private i contenuti sospetti e a trasmetterli alle forze dell’ordine”.

Nicolaus Fest, capo della delegazione dell’AfD al Parlamento europeo e membro della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni, ha commentato quanto segue: “Con il pretesto di combattere la pornografia infantile, si vuole introdurre una sorveglianza di massa, che manca il vero obiettivo, perché gli autori non usano i soliti servizi di messaggeria e i social media per i loro reati e crimini nel contesto della pornografia infantile, ma la Darknet. Esporre le persone al sospetto generale attraverso il controllo delle chat equivale a far saltare la segretezza digitale della corrispondenza ed è incompatibile con i principi di una società liberale. La pedopornografia deve essere combattuta attraverso la prevenzione, l’azione penale mirata, la banalizzazione della sessualizzazione precoce e l’inasprimento delle pene, non attraverso uno stato di sorveglianza.”

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