Berlino, Germania (Weltexpress). La propaganda bellica è in atto, il freno all’indebitamento è stato allentato: ora si sta procedendo al riarmo e alla fornitura di carne da cannone. L’Unione e l’SPD vogliono attirare i giovani con un modello di servizio militare “volontario”, è stato istituito un nuovo comando centrale e seguiranno una flotta di droni e un sistema satellitare propri.

Russia, Iran, Cina: con una propaganda dell’orrore, l’establishment politico-mediatico ha etichettato i presunti “nemici” della Germania e dell’“Occidente libero”. Il “centro” borghese, sia liberale che conservatore, è eccitato, i crediti di guerra sono stati sbloccati. Ora si passa alla ristrutturazione della Bundeswehr in un esercito da guerra, che costerà centinaia di miliardi di euro: un nuovo comando, una flotta di droni, un proprio sistema satellitare e la reintroduzione graduale del servizio militare obbligatorio.

Adescare i giovani per l’esercito…

La guerra ha bisogno di soldati. Che i giovani in Germania non siano particolarmente desiderosi di finire al fronte come carne da cannone è dimostrato dai sondaggi e dai risultati delle elezioni federali di febbraio. Questo non è sfuggito ai partiti disposti a formare una coalizione, CDU, CSU e SPD, che puntano sulla “carota” come esca per attirare i giovani ai cannoni.

La futura “GroKo” ha concordato nei negoziati di coalizione un nuovo “modello di servizio militare inizialmente basato sulla volontarietà”, secondo quanto riportato dai media tedeschi mercoledì sera. L’enfasi è probabilmente sul “inizialmente” e la parola “volontario” sembra quanto meno eufemistica….

e costringere “volontariamente”

Perché i giovani non potranno sfuggire alla coercizione. Il modello previsto si ispira al servizio militare svedese: lì tutti i giovani, non appena compiono 18 anni, devono compilare un questionario e fornire obbligatoriamente informazioni sulla loro salute, personalità e motivazione. Questo vale sia per i giovani uomini che per le donne. La futura “GroKo” intende poi procedere in questo modo: chi viene ritenuto “motivato” dai reclutatori viene convocato per la visita di leva.

L’obiettivo è quello di raddoppiare almeno l’attuale consistenza dell’esercito. Secondo le direttive della NATO, la Bundeswehr dovrebbe disporre di un contingente compreso tra 370.000 e 460.000 soldati, mentre attualmente ne conta circa 183.000. Per attirare giovani donne e uomini si ricorrerà a “modelli di servizio e carriera flessibili” e “assistenza sociale”. In parole povere: l’esercito serve soprattutto come esca – poveri e emarginati, fatevi avanti!

L’attuale ministro della Difesa Boris Pistorius (SPD) sostiene da tempo questo modello. Il governo di coalizione lo aveva già approvato a novembre. A causa delle elezioni anticipate, il Bundestag non ha più votato in merito. Nel nuovo parlamento, la maggioranza dovrebbe essere favorevole: ad eccezione della sinistra e del BSW uscente, tutti i partiti, compresa l’AfD, sono a favore del servizio militare obbligatorio.

Comando per la “Germania come hub militare”

La catena di comando è già stata definita: mercoledì il Ministero federale della difesa ha posto le “basi di una svolta epocale” e ha presentato la nuova “leadership da un’unica fonte”. Con un appello nella caserma Julius-Leber di Berlino, ha istituito il “Comando operativo della Bundeswehr”, attuando così il “decreto di Osnabrück” presentato lo scorso anno dal “ministro della guerra” Pistorius.

Il nuovo comando operativo avrà il compito di coordinare tutte le operazioni dell’esercito tedesco, fungere da punto di contatto centrale per la NATO e l’UE e “garantire la Germania come hub militare”. Sarà inoltre responsabile dei contatti e della pianificazione congiunta con gli “attori civili”, ad esempio gli ospedali. Ciò avverrà nell’ambito del “Piano operativo Germania”, i cui dettagli sono tenuti segreti, anch’esso elaborato un anno fa sotto il ministro Pistorius.

A tal fine, il 1° aprile di quest’anno (purtroppo non come pesce d’aprile) la Bundeswehr aveva già istituito una nuova “divisione di protezione interna”. Anche questa è subordinata al comando operativo e costituisce la struttura di comando unitaria subordinata ai “reggimenti di protezione interna” già istituiti negli anni precedenti.

Flotta di droni da combattimento e sistema satellitare

Anche dal punto di vista tecnologico, la Germania vuole avanzare sul campo di battaglia imperialista. I signori della guerra locali vogliono creare una propria flotta di droni specificamente per gli attacchi e lanciare un sistema satellitare nello spazio per sorvegliare i loro “nemici” imperialisti.

In attesa di profitti straordinari tanto attesi, alcune aziende sono già pronte, tra cui la start-up di armamenti di Monaco Helsing: grazie a grandi commesse dall’Ucraina, dalla sua fondazione nel 2021 è diventata uno dei maggiori produttori mondiali di droni da combattimento. A febbraio, Helsing ha inoltre annunciato lo sviluppo di una “costellazione satellitare multisensore all’avanguardia” per gli eserciti europei.

Il modello di business della guerra

Una cosa è già certa: per i miliardi di nuovi debiti necessari a finanziare la guerra, lo Stato non si rivolgerà ai miliardari, ma alla massa dei lavoratori dipendenti, che saranno spremuti ancora più duramente di quanto non lo siano già. E saranno i giovani a pagare il conto, mentre i magnati dell’industria bellica, i squali della finanza, i grandi azionisti e gli speculatori potranno godersi i loro super profitti. La guerra è ancora uno dei modelli di business più redditizi degli imperialisti.

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