Gli scienziati ritengono che le emissioni di gas naturale possano essere alla base della morte di massa delle foche nel Mar Caspio

Immagine satellitare del Mar Caspio da Visible Earth della NASA di pubblico dominio, fonte: NASA

Astana, Repubblica del Kazakistan (Weltexpress). Organizzazioni scientifiche e il Ministero dell’Agricoltura del Kazakistan stanno esaminando le cause della recente moria di foche lungo le coste del Mar Caspio; una teoria suggerisce che le emissioni di gas naturale da terremoti sottomarini potrebbero essere responsabili della situazione, ha riferito il servizio stampa del ministero.

“Il Comitato per la pesca suggerisce che i fenomeni naturali, come il rilascio di gas naturali a causa di terremoti sottomarini, potrebbero essere la causa della morte delle foche. Le conclusioni definitive sulla causa saranno tratte dopo il completamento delle analisi di laboratorio che, secondo le organizzazioni scientifiche, richiederanno 3-4 mesi”, si legge nel rapporto.

Secondo l’agenzia, dal 24 ottobre al 13 novembre 2024, gli specialisti dell’Ispettorato della pesca del bacino interregionale di Zhaiyk-Caspio hanno trovato 1.034 carcasse di foche spiaggiate sulla costa del Mar Caspio nel distretto di Tupkaragan della regione di Mangystau. L’ispezione, condotta in collaborazione con i rappresentanti dell’Istituto di Idrobiologia ed Ecologia, del Centro per lo Studio e la Riabilitazione delle foche e del Centro Scientifico e di Produzione di Microbiologia e Virologia, ha incluso il campionamento parziale dei tessuti dei corpi per ulteriori ricerche.

I dipendenti del Comitato di controllo e supervisione veterinaria hanno anche raccolto campioni patologici, che sono attualmente in fase di analisi per le malattie infettive presso il Centro nazionale di riferimento veterinario di Astana. Al 13 novembre, tutti i campioni sono risultati negativi per pasteurellosi, influenza aviaria, fascite necrotizzante, salmonellosi e listeriosi. Il monitoraggio delle coste del Mar Caspio è in corso. Secondo il ministero, i casi di morte in massa delle foche nel Mar Caspio sono stati registrati fin dai primi anni 2000. In particolare, nel 2000 sono state scoperte circa 10.000 foche decedute, la cui causa è stata identificata nella tossicosi cronica.

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