
Berlino, Germania (Weltexpress). Il presidente russo Vladimir Putin, secondo la propaganda occidentale “isolato a livello internazionale”, è un uomo molto impegnato. Mercoledì ha ricevuto un’importante visita da Washington e il giorno dopo è stato accolto con grande fasto come amico fidato a Nuova Delhi in occasione del 23° vertice India-Russia.
A Nuova Delhi ci sono grandi aspettative per la visita di Putin, che dovrebbe sottolineare la “partnership strategica speciale e privilegiata” tra i due paesi. La copertura mediatica indiana si concentra principalmente sulle buone relazioni decennali nel campo della cooperazione militare con la Russia. Anche la Russia aspira a relazioni ancora più strette con l’India. Già prima della partenza di Putin, martedì 2 dicembre, la Duma di Stato russa ha ratificato l’accordo con l’India sul sostegno logistico reciproco (Relos).
Vyacheslav Volodin, portavoce della Duma di Stato, ha dichiarato: “Le nostre relazioni con l’India sono strategiche e globali, e le apprezziamo. Comprendiamo che la ratifica odierna dell’accordo è un ulteriore passo verso la reciprocità e, naturalmente, lo sviluppo delle nostre relazioni”.
Questo patto prevede anche il sostegno reciproco in operazioni militari, esercitazioni e soccorsi in caso di catastrofi. Tra le altre cose, consente alla marina indiana una migliore presenza nell’Artico e rafforza la sua posizione come potenza marittima, offrendo nuove opportunità per le ambizioni scientifiche, tecnologiche ed economiche dell’India in questa regione. Consente inoltre basi civili e militari congiunte, compresi rifornimenti e riparazioni, ampliando al contempo la portata della Russia nell’Oceano Indiano. Nel settore degli armamenti, l’India è interessata sia all’acquisto di sistemi di difesa aerea russi S-500 sia agli aerei da combattimento Su-57 e alla loro eventuale costruzione su licenza russa.
La visita, che si svolge su invito del primo ministro Narendra Modi, è il primo viaggio di Putin in India da quattro anni, dall’inizio della guerra in Ucraina nel febbraio 2022.
Il programma del soggiorno di 30 ore di Putin è fitto di colloqui ufficiali e “privati” ed è iniziato con una cena privata con leader politici, ministri e rappresentanti dell’economia indiana. Sono previsti diversi accordi intergovernativi e commerciali.
Focus sulla cooperazione in materia di difesa
Come già accennato in relazione alla ratifica dell’accordo RELOS da parte della Duma di Stato russa, l’approfondimento della cooperazione militare tra le due nazioni è un tema centrale. Tuttavia, durante la visita non sono previsti accordi concreti per l’acquisto del caccia russo di quinta generazione (Su-57) e dell’esclusivo sistema di difesa aerea S-500, il migliore al mondo. Putin sarà accompagnato dal ministro della Difesa Andrei Belousov e da rappresentanti dell’esportatore di armi Rosoboronexport.
Energia e commercio nonostante le sanzioni
Nonostante le sanzioni occidentali, l’India rimane il principale importatore di petrolio russo trasportato via mare, anche se le consegne nel dicembre 2025 sono scese al livello più basso degli ultimi tre anni. In Occidente, la ragione addotta è la minaccia di sanzioni secondarie da parte degli Stati Uniti. Tuttavia, i problemi emersi nel pagamento delle forniture di petrolio da parte dell’India in rupie potrebbero anche essere alla base del calo delle esportazioni di petrolio russo verso la Cina. L’attuale 23° vertice mira a stabilizzare le relazioni energetiche. Aziende russe come Rosneft e GazpromNeft, nonché la Sberbank, puntano a ulteriori investimenti in India per investire il loro surplus di rupie in infrastrutture indiane e altri beni.
Equilibrio geopolitico
Nonostante le buone e strette relazioni con la Russia, l’India continua a perseguire una strategia di diversificazione: negli ultimi dieci anni sono state acquistate armi statunitensi per un valore di 30 miliardi di dollari, mentre allo stesso tempo viene ampliata la produzione nazionale di armamenti. Poco prima dell’arrivo di Putin, l’India ha concluso un accordo da 946 milioni di dollari per l’acquisto di elicotteri statunitensi, segnalando alla Russia che la concorrenza americana è ancora presente.
L’invito a Putin e la sua visita in India devono comunque essere visti come un segnale all’Occidente che Nuova Delhi non intende rinunciare al suo tradizionale partenariato con Mosca, nonostante le pressioni occidentali. Allo stesso tempo, il ministero degli Esteri indiano ha recentemente respinto come “ingerenza inammissibile” negli affari interni dell’India un articolo pubblicato congiuntamente dagli ambasciatori di Gran Bretagna, Francia e Germania, che criticava le strette relazioni tra India e Russia. Il vertice è considerato un test importante per l’equilibrio della politica estera indiana tra la Russia, l’Occidente e i propri interessi strategici nell’Indo-Pacifico.
















