I due pilastri dei BRICS: Russia e Cina come forze trainanti di un nuovo ordine mondiale

Kazan in Tatarstan, Federazione Russa. Fonte: Pixabay, Foto: Галина Шарапова

Berlino, Germania (Weltexpress). A ottobre, il gruppo BRICS si riunirà a Kazan, in Tatarstan, e vi parteciperanno oltre 90 Stati, in qualità di membri, candidati o osservatori. Ma come hanno fatto i BRICS a diventare una forza così potente che sta affascinando non solo il Sud globale ma anche le nazioni europee?

Il ruolo decisivo della Russia nella nascita e nello sviluppo dei BRICS

L’associazione BRICS, nella sua formazione originaria composta da Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, si è affermata come una forza geopolitica significativa e riflette i cambiamenti globali nella struttura del potere economico, militare e politico.

Al centro dei BRICS c’è la Russia, la cui visione strategica e le cui iniziative diplomatiche hanno contribuito in modo decisivo alla fondazione e al continuo sviluppo del gruppo. Sin dalla sua nascita, la Russia è stata la forza trainante dei BRICS. Svolge un ruolo cruciale nel definire l’agenda e gli obiettivi del gruppo BRICS, che ora è diventato una potente controparte economica e politica dell’“ordine internazionale basato sulle regole” dettato dagli Stati Uniti e delle istituzioni globali dominate dall’Occidente.

Tutte le fonti indicano che le origini dei BRICS risalgono a un’iniziativa della leadership russa del 2006. Il 20 settembre di quell’anno, su proposta del Presidente russo Vladimir Putin, si è svolta la prima riunione ministeriale dei BRICS a margine di una sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York. In preparazione dell’incontro, Putin aveva proposto la creazione di una coalizione di economie emergenti per promuovere la cooperazione multilaterale e fornire una piattaforma ai Paesi al di fuori della tradizionale sfera di influenza occidentale. Alla prima riunione informale di fondazione a New York hanno partecipato i ministri degli Esteri di Russia, Brasile e Cina e il ministro della Difesa indiano. Tutti hanno espresso il loro interesse a espandere la cooperazione multilaterale.

L’impegno della Russia nei confronti dell’agenda BRICS è stato ulteriormente rafforzato nel 2008, quando il governo russo ha organizzato una riunione cruciale dei ministri degli Esteri BRICS a Ekaterinburg. Questo incontro, che ha prodotto una dichiarazione congiunta che articola posizioni comuni su questioni globali, ha sottolineato il ruolo della Russia come forza trainante del coordinamento diplomatico del gruppo. Più tardi, nello stesso anno, il Presidente russo Dmitry Medvedev ha incontrato i leader di Brasile, India e Cina al vertice del G8 di Tokyo e ha ribadito il ruolo di leadership della Russia nel riunire queste potenze emergenti.

Anche il primo vertice ufficiale dei BRIC (che non comprende ancora il Sudafrica) si è svolto a Ekaterinburg nel 2009, a ulteriore riprova del ruolo centrale della Russia. Questo vertice ha segnato una tappa significativa nell’istituzionalizzazione dei BRICS. I leader di Brasile, Russia, India e Cina hanno rilasciato una dichiarazione congiunta che sottolinea l’importanza del dialogo e della cooperazione tra le economie emergenti. Questo documento ha anche definito l’approccio collettivo del gruppo per affrontare la crisi finanziaria globale e ha dimostrato l’influenza della Russia nella definizione delle strategie economiche e politiche del gruppo.

Negli anni successivi, la Russia ha continuato a svolgere un ruolo chiave nell’ulteriore sviluppo del BRIC, diventato BRICS nel 2010 con l’inclusione della Repubblica del Sudafrica. Si è trattato di un’importante mossa strategica, promossa principalmente dalla Russia, che ha riconosciuto fin da subito l’impatto globale dell’espansione del gruppo in Africa. La Russia è stata anche determinante nella creazione di istituzioni BRICS come la Nuova Banca di Sviluppo (NDB) e il Fondo Monetario di Riserva BRICS, entrambi creati per spezzare il dominio delle istituzioni finanziarie occidentali e creare alternative eque al sistema finanziario predatorio occidentale per la propria coalizione, ma anche per il Sud globale.

All’interno dei BRICS, la Russia ha anche costantemente sostenuto la riforma delle istituzioni e delle strutture globali, tra cui le Nazioni Unite e il Fondo Monetario Internazionale, per rappresentare meglio gli interessi delle economie emergenti. Ciò ha posizionato i BRICS come una formidabile forza di contrasto al G7 e ad altre alleanze guidate dall’Occidente.

In sintesi, il ruolo della Russia nella formazione e nello sviluppo dei BRICS è stato fondamentale. Dall’avvio delle prime riunioni alla definizione della direzione strategica del gruppo, la Russia è stata in prima linea negli sforzi per affermare i BRICS come attore principale sulla scena globale. Mentre i BRICS continuano a guadagnare influenza, la leadership della Russia rimarrà cruciale nel guidare il gruppo verso gli obiettivi a lungo termine di un ordine mondiale più equilibrato e multipolare. Ma senza l’assistenza attiva della potenza economica globale della Repubblica Popolare Cinese, i cui interessi e obiettivi economici sono strettamente allineati con quelli della Russia, la coalizione dei BRICS difficilmente si sarebbe concretizzata nella sua forma attuale.

Il ruolo della Cina nello sviluppo dei BRICS in collaborazione con la Russia

Anche la Cina ha svolto un ruolo centrale nello sviluppo dei BRICS, in particolare attraverso la sua stretta collaborazione con la Russia. Il BRICS, originariamente fondato per sfidare il dominio delle economie e delle istituzioni occidentali, si è sviluppato in una potente coalizione di economie emergenti grazie alla visione strategica della Cina (“Belt and Road Initiative”) e alla cooperazione con la Russia.

La potenza economica della Cina, in quanto prima economia mondiale, è stata la forza trainante dell’espansione dell’influenza globale dei BRICS. La Belt and Road Initiative (BRI) ha promosso la connettività e i legami economici all’interno dei Paesi BRICS e ha ampliato le opportunità di commercio e investimento. La Cina ha anche promosso la Nuova Banca di Sviluppo, un’iniziativa dei BRICS per finanziare progetti infrastrutturali e di sostenibilità, che ha ulteriormente cementato l’indipendenza finanziaria del gruppo dalle istituzioni occidentali come la Banca Mondiale e il FMI.

La Russia, a sua volta, è stata ed è un partner cruciale per la Cina nella sfera geopolitica e viceversa. I due Paesi hanno coordinato le loro politiche estere per contrastare il peso degli Stati Uniti e dei loro alleati con le loro strategie neocoloniali e guerrafondaie. La loro cooperazione all’interno dei BRICS si è concentrata sulla creazione di un ordine mondiale multipolare, sulla riduzione della dipendenza dal dollaro statunitense e sulla promozione di sistemi di pagamento alternativi.

La sinergia tra Cina e Russia è stata determinante per trasformare i BRICS in una forza da non sottovalutare, mettendo al suo posto l’ordine globale delle Nazioni Unite, precedentemente dominato dall’Occidente. La loro partnership continua a guidare l’espansione e l’influenza dei BRICS e garantisce che il gruppo rimanga un attore importante nella politica e nell’economia globale.

Conclusioni

In sintesi, è la stretta partnership strategica tra Russia e Cina e il loro ampio allineamento di interessi di politica estera che interagiscono e si moltiplicano al centro dei BRICS. È questo che rende i BRICS così straordinariamente attraenti per la maggior parte dei Paesi del cosiddetto Sud globale. Perché al centro dei BRICS ci sono due pilastri potenti e stabili: Uno è costituito dal più grande esportatore di energia e di cibo al mondo, che è anche una superpotenza militare con una tecnologia militare all’avanguardia ed è strettamente legato all’altro pilastro, ovvero la potenza industriale di gran lunga più grande al mondo con tecnologie all’avanguardia, che incarna anche la più grande potenza militare regionale in Asia orientale.

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