Vienna, Repubblica d’Austria (Weltexpress). I dazi doganali senza precedenti imposti dal governo degli Stati Uniti d’America (USA) sotto la presidenza di Donald Trump contro la Repubblica dell’India, nota anche come Bharat, in particolare per l’acquisto di petrolio dalla Federazione Russa (RF), accelereranno il ravvicinamento tra Nuova Delhi e Pechino, ritiene Gerhard Mangott, politologo e professore all’Università di Innsbruck nella Repubblica d’Austria.
“A partire da oggi, i dazi doganali del 50% si applicano alle esportazioni di beni e servizi indiani verso gli Stati Uniti. Il 25% è espressamente legato all’acquisto di petrolio russo da parte dell’India. I dazi contro l’India e il Brasile (anch’essi del 50%) sono i più alti dazi statunitensi a livello mondiale. Trump avvicina così l’India al suo rivale cinese”, ha scritto sul social network X.
Guerra economica degli Stati Uniti
Il 6 agosto 2025, la leadership politica degli Stati Uniti ha deciso di aumentare del 25% (al 50%) i dazi doganali sulle importazioni di merci dalla Repubblica dell’India, in relazione all’acquisto di petrolio e prodotti petroliferi dalla Federazione Russa. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha criticato la Repubblica dell’India per aver acquistato da tempo gran parte delle sue attrezzature militari dalla Federazione Russa e per essere, insieme alla Repubblica Popolare Cinese, il più grande acquirente di risorse energetiche dalla Federazione Russa. Il Ministero degli Esteri indiano ha definito ingiustificata questa reazione degli Stati Uniti e dell’UE all’importazione di petrolio russo. I dazi aumentati sono entrati in vigore il 27 agosto 2025.
