“Lavoro sporco”: applausi per i crimini contro il diritto internazionale e il gergo nazista di Merz

Friedrich Merz. © Münzenberg Medien, Luogo e data di registrazione: Berlino, 12.11.2024

Berlino, Germania (Weltexpress). La propaganda di guerra tedesca non conosce più limiti. Dove anche i crimini più atroci dei presunti “buoni” vengono pubblicamente celebrati e incitati, non si nota quasi più quando è lo stesso Cancelliere federale a diffondere il gergo nazista. Ciò dimostra chiaramente che il fascismo non ha affatto bisogno dell’AfD.

Da anni i media, gli esperti e i politici tedeschi sostengono che solo l’AfD sta spostando “il dibattito verso destra”. L’Ufficio federale per la protezione della Costituzione tiene sotto osservazione il partito, un esercito di “esperti” ben pagati fa ricerche e pontifica sull’argomento, e l’autoproclamato ‘centro’ borghese di rango e nome si considera un baluardo “contro la destra”. Non c’è da stupirsi: chi semina tanta propaganda di destra come alcuni politici del “centro” e alcuni “media di qualità” deve distogliere l’attenzione da sé stesso, proiettando il proprio pantano di idee su un nemico immaginario.

Questo pantano è evidentemente profondo e sporco. Si manifesta in modo sempre più palese dai più alti ranghi dello Stato. Non si tratta solo di azioni come gli eventi pubblicitari e di reclutamento di militari fascisti, come la brigata ucraina Asov, promossi politicamente e applauditi dai media. Per portare la popolazione ideologicamente sulla strada della guerra imperiale, è necessaria la propaganda verbale.

Da tempo ormai questa propaganda ha raggiunto livelli tali da ricordare i capitoli più bui della storia tedesca. I principali media tedeschi incitano apertamente a gravi crimini contro il diritto internazionale, compresi il genocidio e una catastrofe nucleare provocata dai bombardamenti. Le loro campagne di disinformazione bellicosa sono costantemente arricchite da nuovi slogan. E il cancelliere federale usa apertamente slogan in gergo nazista.

Consigli mediatici per i crimini

L’elenco delle dichiarazioni verbali disumane, razziste e bellicose di politici, funzionari e media tedeschi è ormai così lungo che si potrebbe scrivere un libro solo sugli ultimi dodici mesi. Per questo motivo, ci limiteremo a illustrare solo la punta dell’iceberg degli ultimi giorni.

Come è noto, nella propaganda tedesca l’Iran, proprio come la Russia, anch’essa ricca di materie prime, è considerato il nemico numero uno. A prescindere dal diritto internazionale, l’attacco illegale di Israele a questo Paese il 13 giugno ha suscitato nelle redazioni tedesche non solo una gioia quasi maliziosa, secondo il motto: finalmente i mullah prendono le botte.

Ora, infatti, i media danno persino consigli su come gli Stati Uniti potrebbero aiutare la loro “portaerei” in Medio Oriente a distruggere gli impianti nucleari sotterranei in Iran: con giganteschi bunker buster che Israele non ha nel suo arsenale. Quando l’articolo sarà pubblicato, forse sarà già successo, come ha annunciato giovedì con grande anticipazione il quotidiano Axel Springer Bild, noto per le sue campagne diffamatorie quasi quotidiane.

Supergau con preavviso

La preparazione ideologica del cittadino medio tedesco a tali azioni illegali e omicide in Medio Oriente sta dando i suoi “frutti” da giorni in quasi tutti i principali media tedeschi. Il titolo dell’Handelsblatt di mercoledì suona addirittura come un invito con tanto di istruzioni: “Come gli Stati Uniti potrebbero distruggere bruscamente il programma nucleare dell’Iran”. Secondo l’articolo, gli Stati Uniti dispongono della “bomba più potente al mondo in grado di distruggere i bunker”, che può essere sganciata solo da aerei speciali.

Molti altri media, tra cui t-online, ma anche emittenti pubbliche come la ZDF, hanno cavalcato la stessa onda propagandistica: sempre contro questi persiani, al diavolo il diritto internazionale e l’ambiente, questo è il loro messaggio.

Si tratta di dichiarazioni aperte a favore di un disastro criminale causato dall’uomo. Eppure, la giustificazione occidentale dell’attacco di Israele all’Iran è una bugia bella e buona. È facile da verificare per chiunque e ormai è arrivata anche ai media tedeschi. Ad esempio, il quotidiano Tagesspiegelha recentemente riportato, citando fonti dei servizi segreti statunitensi, che l’Iran non è né prossimo alla bomba atomica né sta progettando di svilupparla.

L’audacia con cui i media tedeschi continuano a basare la loro propaganda sulla solita bugia che il primo ministro israeliano ripete al mondo da 30 anni è descritta in modo eccellente dal giornalista Mathias Bröckers in un recente articolo.

Il gergo nazista del cancelliere

Non sorprende che il cancelliere Friedrich (BlackRock) Merz (CDU) non riesca nemmeno più a nascondere la sua bellicosa impazienza per un colpo illegale, molto probabilmente dalle conseguenze disastrose e omicide. Già molto prima della sua elezione a cancelliere, si era fatto un nome con campagne di menzogne e diffamazione contro i disoccupati e gli stranieri.

Ma Merz ha anche in serbo un vero e proprio gergo nazista, come ormai metà del mondo ha potuto constatare: per l’attuale cancelliere, il genocidio bellico che Israele sta compiendo in modo chiaramente contrario al diritto internazionale nella Striscia di Gaza, in Cisgiordania, in Libano, in Siria e ora anche in Iran è solo un “lavoro sporco necessario per tutti noi”. È forse a conoscenza del fatto che un tempo i membri delle SS cercarono di giustificare i loro omicidi di massa di ebrei e altre minoranze in tribunale usando esattamente le stesse parole?

La risposta a questa domanda retorica non ha alcuna importanza. Chiunque, in qualità di cancelliere tedesco, definisca il massacro illegale e di massa di arabi e ora anche di persiani con bombe, cannoni e fame nel contesto di guerre di aggressione illegali come un semplice “lavoro sporco” che Israele fa gentilmente per la Germania, deve poi accettare di essere definito nazista.

Con la “forza militare” tedesca verso il fascismo?

Naturalmente, l’indignazione per le dichiarazioni di Merz – formulate per la prima volta da una giornalista dell’emittente pubblica sotto forma di domanda – non si è fatta attendere. Tuttavia, nessuno ha voluto parlare del chiaro riferimento al nazismo contenuto in quelle parole. Nessun grande media ha osato chiedere ciò che in realtà si può solo chiedere: la destituzione di Merz dalla carica di cancelliere.

Il fatto che ciò non sia avvenuto è probabilmente dovuto al fatto che la realtà tedesca, compreso il suo discorso pubblico, è già da tempo scivolata in acque bellicose e fasciste. Non si può definire diversamente il fatto che i politici e i media tedeschi accolgano i fascisti ucraini, relativizzino le fantasie di sterminio espresse pubblicamente dai politici israeliani, da oltre 20 mesi approvano la fornitura di armi per l’atroce campagna di sterminio di Israele nella Striscia di Gaza accompagnando il tutto, nella migliore delle ipotesi, con una “preoccupazione” ipocrita e perseguendo meticolosamente gli attivisti che scendono in piazza per protestare.

Nel delirio propagandistico bellico dei media, con la creazione di nuovi slogan bellicosi, dal tambureggiare sulla “capacità bellica” tedesca fino all’evocazione da parte di Springer di una nuova “forza combattiva” tedesca che la Germania “deve acquisire il più rapidamente possibile” , a un certo punto nemmeno il vero gergo nazista di Merz fa più scalpore. A questo punto ci si può forse chiedere: Quanto è grande la distanza tra questa situazione attuale e il fascismo? Dove si trova la soglia?

Il fascismo dal centro

Una cosa è certa: questa evoluzione è stata determinata esclusivamente dai “partiti di centro” borghesi. L’AfD non era affatto necessaria, è solo un sintomo di questa evoluzione. Ma, come è noto, i guerrafondai dell’autoproclamato “centro” non amano guardarsi allo specchio.

Creano invece i loro cattivi e li trasformano in capri espiatori, negando loro tutti i diritti umani: che siano russi o arabi, mullah o palestinesi, musulmani o disoccupati. L’importante è che il dollaro continui a girare e che il loro imperialismo possa andare avanti come sempre. Chi è il malizioso che vede gli estremisti proprio in questo “centro”?

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