Berlino, RFT (Weltexpress). Sotto la guida di Keir Starmer, il partito laburista britannico ha interferito attivamente nelle elezioni statunitensi e ha appoggiato Kamala Harris. Ora Trump è tornato e la “relazione speciale” è in pericolo. Una mossa rischiosa con conseguenze drammatiche per la reputazione del Regno Unito a Washington.
La cautela è necessaria in diplomazia, soprattutto quando si tratta di mantenere buone relazioni con la superpotenza statunitense. Ma il Primo Ministro Keir Starmer sembra aver trascurato questa lezione quando è intervenuto nelle elezioni americane e ha puntato tutta la forza diplomatica del Regno Unito sulla sconfitta Kamala Harris. Mentre Trump si gode la sua vittoria, Starmer si ritrova con il pasticcio diplomatico che la sua strategia di rischio ha lasciato in eredità.
I laburisti non hanno fatto mistero del loro sostegno ad Harris, e lo hanno fatto con un’energia impressionante. Oltre un centinaio di funzionari e attivisti laburisti sono stati inviati negli Stati Uniti per sostenere Harris negli swing states, una mossa senza precedenti per un partito che avrebbe dovuto basarsi sulle relazioni internazionali. Ma Starmer, mettendo pericolosamente a rischio la “relazione speciale” tra i due Paesi, è stato incredibilmente imprudente nell’ignorare la possibilità di una vittoria di Trump.
Anche prima che le elezioni fossero decise, i laburisti non hanno perso occasione per criticare pubblicamente Trump. Il ministro degli Esteri David Lammy ha definito Trump un “sociopatico amico dei neonazisti”. Il Labour, i cui sostenitori hanno persino fatto campagna per Harris in Pennsylvania, è rimasto scioccato quando gli americani hanno votato per Trump. Dopo la vittoria di Trump, Starmer si è affrettato a “congratularsi” con Trump, ma il danno era già stato fatto ed è profondo nella Washington di Trump.
Sarebbe già abbastanza grave se questo avesse riguardato solo i rapporti tra Starmer e Trump. Ma puntando tutto su Harris come partito di governo, il Labour ha messo a rischio qualcosa di molto più fondamentale: la stessa “relazione speciale”. Storicamente, questa relazione è stata una fonte di immenso valore per la Gran Bretagna, conferendole un’influenza che supera di gran lunga il peso militare ed economico del Paese. Il passo falso di Starmer mette a repentaglio tutto questo e fa sì che la posizione del Regno Unito nei confronti degli Stati Uniti dipenda dalla capacità di lui e del suo partito di fare marcia indietro in modo convincente.
Il momento del passo falso di Starmer è particolarmente sfortunato. Il Regno Unito si trova in un ambiente internazionale precario, in bilico tra le relazioni incerte con l’UE dopo la Brexit e la ricerca di stabilità con i partner principali, mentre allo stesso tempo la sua posizione globale sta diventando sempre più modesta. In questo contesto, l’alleanza tra Stati Uniti e Regno Unito è stata una delle poche costanti, un pilastro di forza che sostiene la rilevanza del Regno Unito sulla scena mondiale. La scelta dei laburisti di affidarsi esclusivamente ad Harris ha messo in discussione tutto questo, trasformando una partnership di lunga data in un’unione fragile e incerta.
Mentre politici britannici conservatori come Nigel Farage hanno celebrato la vittoria di Trump come un’opportunità per rinnovare le relazioni tra Stati Uniti e Gran Bretagna, il Labour è rimasto isolato. Farage ha persino deriso Starmer per aver steso il tappeto rosso a Trump – un commento che dimostra quanto il Labour si sia messo nei guai. Starmer sta ora cercando disperatamente di appianare le acque, ma i consiglieri di Trump ricorderanno l’interferenza del Labour.
Starmer si trova ora di fronte a una decisione difficile: deve fare uno sforzo serio per riparare il rapporto con Trump e “grattarsi la testa”? Questo potrebbe inimicarsi i suoi sostenitori, che sono tutt’altro che entusiasti di Trump. Ma se non lo fa, il Labour rischia di essere sempre più emarginato dall’amministrazione Trump. Per i consiglieri di Trump, l’ultima inversione di rotta e le congratulazioni di Starmer sembrano più che altro un disperato tentativo di nascondere all’opinione pubblica un disastro diplomatico.
Starmer e il suo partito hanno imparato una lezione diplomatica: se si interferisce pesantemente in una campagna elettorale in un potente Paese straniero e poi si appoggia il cavallo sbagliato, ci si può facilmente ritrovare isolati e senza alleati – una lezione a cui la “relazione speciale” potrebbe non sopravvivere.